“La persona c’è quando può partecipare!” Questa frase sentita in molte occasioni di confronto e di congresso ha condotto la nostra equipe ad una serie di pensieri ed emozioni che guidano i nostri interventi con i nostri utenti e i loro familiari, con gli operatori e i servizi coinvolti nel prendersi cura delle giovani persone, vittime di incidenti stradali e cerebrovascolari.
Nel cercare insieme possibili risposte abbiamo integrato gli assunti teorici dell’Analisi Transazionale (di cui alcuni nostri operatori sono formati) con quelli inerenti la Riabilitazione psichiatrica e psicosociale (in particolare i concetti di recovery/guarigione[1] come costruzione di una vita soddisfacente e dotata di senso, nonostante la presenza o meno di deficit o problemi ricorrenti o permanenti). I principi di base dell’AT e in particolare il concetto di physis (dal greco Φυσις tradotto con “natura”), principio vitale della totalità ripreso da Berne come “forza di crescita della natura, che trasforma organismi meno evoluti in organismi più evoluti…”[2] che spingono le persone verso l’espressione di sé e l’autonomia, sono stati una guida per proporre e costruire un progetto nuovo, differente da quelli comunemente proposti nelle strutture che si occupano di disabilità acquisite. Un progetto-percorso dove un nuovo racconto di sé, una nuova narrazione che nasce all’interno di un gruppo, “luogo di attaccamento” come lo definisce A. Rotondo[3], consente alla persona di costruire un legame con la propria esistenza, di sentirsi un soggetto in una realtà meno estranea e all’operatore di dare senso alla relazione, al di là delle pratiche assistenziali o riabilitative convenzionali. Valorizzare il “qui ed ora” della relazione permette di incontrare la totalità della persona cogliendo quel suo modo “originario di essere nel mondo” come afferma Ludwig Binswanger (trad. Per un’antropologia fenomenologica, Feltrinelli, Milano, 1990) e che si ristruttura anche dopo un evento traumatico. Al quadro fenomenologico, l’Analisi Transazionale offre i suoi strumenti d’intervento che, con l’Okness a sostegno dell’intersoggettività, la teoria del copione come stile di vita e quindi modo “di essere nel mondo”, l’atteggiamento contrattuale e il riconoscimento dell’altro come soggetto, hanno restituito il permesso di esistere orientando gli operatori verso interventi volti a ri-abilitare la persona nel suo contesto di appartenenza, valorizzando la resilienza e il cambiamento che ogni individuo desidera per se stesso. Proprio attorno alla focalizzazione delle risorse, competenza di base del counsellor analista transazionale, attraverso la presentazione di alcuni casi possiamo, in sede di workshops, condividere l’idea che il riconoscimento delle risorse possa divenire fonte di motivazione aprendo nuove opzioni e nuove esperienze di cambiamento, di autonomia e di speranza, anche dopo un evento traumatico.
Osservare nel tempo alcuni nostri utenti impegnati come volontari nel sociale, occupati come barman in alcuni circoli giovanili, trascorrere autonomamente serate presso strutture dove di giorno svolgono le loro attività occupazionali è un sogno che sta prendendo forma e sostanza nell’immaginario e nelle aspettative di tutti gli attori coinvolti.
Rossana Suglia
[1] La maggior parte della letteratura che riguarda la recovery proviene dagli Stati Uniti e ha due fonti principali: il Movimento degli ex-utenti psichiatrici (consumer/survivors), basato sullo sviluppo e sulla rivendicazione dei Diritti umani e dell'autodeterminazione, e la letteratura afferente alla riabilitazione psichiatrica, volta alla reintegrazione nella comunità di persone dimesse dagli ospedali psichiatrici.
[2] Dall’articolo Aspiration or Adaptation? Un Unresolved Tension in Eric Berne Basic Beliefs, pubblicato e tradotto sul “TAJ” vol.40,3-4,2010, tradotto e ripubblicato con il permesso dell’autore e dell’ITAA su Quaderni di Psicologia Analisi Transazionale e Scienze Umane, n.57-2012)
[3] dottore in filosofia, psicoterapeuta, analista transazionale didatta (TSTA-P), Scuola di Analisi Transazionale e Counselling, Cooperativa Terrenuove, Milano