È attivo un percorso di supervisione con un focus sulle qualità della relazione d’aiuto in riferimento ai “casi presentati” in linea anche con lavoro iniziato con la Mindfulness che seguirà con la Self-Compassion”, oggi considerata una risorsa efficace per “modulare” la risonanza interna delle voci critiche verso di sé, e per accrescere la resilienza di quanti lavorano nell’ambito delle relazioni di cura.
A partire da una attitudine mindful, non giudicante, introdurremo il punto di vista della Compassion, con il supporto delle neuroscienze (Gilbert, 2009; Singer, 2019; Neff, Germer, 2018). La Compassion crea le condizioni che facilitano l’apertura, la spinta a prendersi cura di sé e degli altri, la sensazione di sicurezza e di integrazione” (Gilbert, 2010), offre strumenti efficaci per accrescere e connettere benessere individuale e sociale.
Il prosieguo è stato ulteriormente confermato dopo l’ANALISI DEL RISCHIO DI BURN-OUT per operatori condotto da un consulente esterno in collaborazione con RSPP e Medico competente.