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AREA ri-ABILITATIVA

Per attività ri-Abilitativa si intendono quegli interventi che, a seconda degli obiettivi individuali, riguardano il mantenimento e potenziamento delle autonomie affinché la persona possa riprendere a gestire come meglio riesce la sua quotidianità e la promozione dell’espressione di Sé ri-abilitando la persona nel suo ESSERE e nel suo FARE.

Autonomie motorie e cognitivo-linguistiche

Attività volte al mantenimento e al potenziamento delle autonomie affinché la persona possa riprendere a gestire come meglio le riesce la propria quotidianità.

Fisioterapia secondo il Metodo Mézières Bertelè
Fisioterapia Brain Restart
Attivazione motoria e posturale
Jazzercise
Training del passo e della stazione eretta
Neuropsicologia e laboratori cognitivi
Laboratorio di self talking
Recupero di ADL e IADL
Laboratorio di gestione dei social
Laboratorio di cucina e pasticceria

Espressione del sé

Attività che promuovono l’espressione del Sé ri-abilitando la persona nel suo ESSERE e nel suo FARE.

Terapie espressive
Laboratorio di teatro
Teatrodanza
Laboratori occupazionali
Laboratorio Agriparco
Laboratorio poetico e pittorico
Laboratorio per la cura di sé e dell’ambiente

Non una sola Fisioterapia

METODO BRAIN RESTART

Fisioterapia Brain Restart

PREMESSA

 

La capacità di raccogliere, organizzare e utilizzare le informazioni presenti nell’ambiente è oggetto del sistema percettivo e il suo buon funzionamento un prerequisito per una soddisfacente performance nelle esperienze della vita quotidiana; in seguito a una lesione del Sistema Nervoso Centrale si assiste a una compromissione del sistema percettivo, che necessita di una presa in carico  specifica tramite l’offerta di particolari esperienze: lo sviluppo delle connessioni neurali avviene attraverso le esperienze , le quali si vivono grazie ai movimenti, i quali generano nuovi ritorni di informazione….in un cerchio infinito che ci porta a dire che il nostro fare non è solo eseguire dei gesti, ma PENSARE CON LE MANI.

OBIETTIVO

 

L’OBIETTIVO della proposta Brain Restart consiste nel miglioramento dell’organizzazione del sistema percettivo con conseguente risultato atteso più a lungo termine del miglioramento delle performances nella realtà quotidiana.

Le attività vengono scelte nell’ambito della manipolazione e preparazione di cibi, ma questo non esclude la possibilità di utilizzare alcune pratiche di cura di sé e dell’ambiente e alcuni tipi di lavori di bricolage.

Le attività vengono proposte Aall’utente tramite la tecnica della guida terapeutica: il terapeuta accompagna la persona assistita a fruire dell’esperienza proposta con il proprio corpo, mettendo le proprie mani sulle mani del paziente. La guida è la mediazione fra il paziente e l’esperienza. È inoltre la tecnica che enfatizza l’informazione tattile e che sostiene la sequenza di operazioni dell’attività proposta.

METODO MÉZIÈRES BERTELÈ

Fisioterapia Metodo Mézières Bertelè: rieducazione della postura attraverso il riequilibrio delle catene muscolari

Lo scopo principale è quello di riequilibrare la muscolatura soprattutto con l’allungamento dei muscoli più contratti e in modo da equilibrare agonisti e antagonisti. In altre parole, significa normalizzare la forma (o struttura) del nostro corpo in modo da ripristinarne la funzione.

Mediante allungamento di alcuni muscoli con conseguente accorciamento di altri, questo tipo di trattamento è in grado di risolvere dismorfismi quali scoliosi, cifosi, iperlordosi, ginocchio varo, valgo, stati prolungati d’ansia dovuti ad una respirazione errata e molti altri squilibri posturali.

Il Metodo Mézières-Bertelè richiede grande precisione e conoscenza dei terapisti. I risultati migliori, infatti, si ottengono quando l’esecuzione pratica, che non è un semplice massaggio, ma un preciso lavoro di stretching, può essere eseguita da due o più persone, perché diventa molto più facile riequilibrare forze contrapposte ed evitare compensazioni.

Durante il trattamento, viene associato anche un lavoro mirato di inspirazione ed espirazione al fine di allungare il diaframma, elemento fondamentale della catena antero interna.

L’accorciamento che provoca il dolore, però, si manifesta spesso in maniera diversa, perciò, due persone, con lo stesso dolore, ma con deviazioni dalla “forma” normale differenti, avranno bisogno di due sedute diverse. In ogni seduta il terapista deve utilizzare un approccio personalizzato ed adattato, proponendo una serie organizzata di esercizi posturali in funzione della situazione che si presenta.

Il trattamento Mézières-Bertelè mira ad una forma migliore e quindi ad una funzione migliore.

METODO PERFETTI

Metodo Perfetti: fisioterapia neurocognitiva

PREMESSA

La Teoria Neurocognitiva, ideata dal Professor Carlo Cesare Perfetti (1940-2020), negli anni ’70, studia il recupero dell’organizzazione motoria per i soggetti che soffrono di patologie neurologiche di origine centrale o periferica, sindromi dolorose, patologie degenerative muscolo-scheletriche.

Questa Teoria ritiene che per giungere a un movimento evoluto riportando l’utente a un’azione ottimale, sia necessario adottare modalità che impegnano il corpo e la mente in maniera unitaria ed integrata.

L’ipotesi di studio originaria e originale è dunque la qualità del recupero, sia quello spontaneo sia quello guidato dal riabilitatore, dipendente dall’attivazione dei Processi Cognitivi e dalla modalità di tale attivazione.

I PRINCIPI DELLA TEORIA NEUROCOGNIVA

  1. Il corpo è una superficie recettoriale in grado di dare senso al mondo, elaborando informazioni di vario genere: tattili, cinestesiche, pressorie, visive, acustiche, di attrito, di peso, etc. Nell’agire umano la norma è integrare diverse modalità informative costruite.

  2. Il movimento/azione è il mezzo per la conoscenza..

  3. Il recupero è un processo di apprendimento in condizioni patologiche.

Recupero e apprendimento condividono gli stessi meccanismi, pertanto si può definire che la Riabilitazione Neurocognitiva sia un processo di apprendimento in condizioni patologiche per il recupero delle abilità perse in seguito a lesioni.

La persona va educata, istruita e formata su cosa percepire del corpo e attraverso il corpo, come provare emozioni e vissuti col corpo e come fare a costruire e integrare le informazioni utili alla conoscenza. Ella apprenderà, con l’aiuto del riabilitatore e attraverso l’esercizio conoscitivo, a mettere in atto scelte cognitive e organizzative ai fini della modificazione del proprio comportamento.

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Tutte le attività di quest’area seguono la prescrizione del medico fisiatra.